Durante i primi giorni della pandemia di COVID-19, Melissa DeRosa è diventata un volto familiare mentre sedeva accanto al governatore Andrew Cuomo durante i suoi popolari briefing quotidiani. In qualità di suo principale assistente, è stata al suo fianco anche in mezzo a una raffica di accuse di molestie sessuali, che hanno portato alle dimissioni di Cuomo nell’agosto 2021. Due anni dopo, DeRosa ritorna con un libro di memorie intitolato “What’s Left Unsaid: My Life at the Center of Power, Politica e crisi”.
Chi era Melissa? La segretaria del governatore. In realtà, era la persona non eletta più potente nel governo dello stato di New York, il braccio destro del governatore Andrew Cuomo. Questo ruolo ha dato a DeRosa la possibilità di contribuire a indirizzare importanti politiche, tra cui l’aumento del salario minimo statale e la ricostruzione dei principali aeroporti. Ha anche guadagnato a DeRosa la reputazione di gomiti affilati e l’ha resa un attore centrale sia nell’ascesa di Cuomo alla ribalta nazionale durante la pandemia di COVID-19 sia nella sua famigerata caduta sotto il peso di molteplici accuse di molestie sessuali. (Cuomo ha negato le affermazioni.)
Ora DeRosa ha scritto un libro di memorie carico di dettagli privilegiati e lancia strali al presidente Joe Biden, al governatore di New York Kathy Hochul, al procuratore generale di New York Letitia James e al New York Times, tra gli altri. DeRosa rimane fieramente fedele a Cuomo.
