La PepsiCo è stata citata in giudizio dallo Stato di New York per l’inquinamento causato dalla plastica lungo il fiume Buffalo, provocando la contaminazione dell’acqua e danni alla fauna selvatica.
Il portavoce di PepsiCo ha dichiarato che l’azienda è stata sempre “trasparente nel suo percorso di riduzione dell’uso della plastica”.
La scorsa settimana Coca-Cola, Danone e Nestle sono state invece accusate di aver fatto affermazioni fuorvianti sulla destinazione ultima delle bottiglie di plastica. Va ricordato che la PepsiCo, produttrice di Pepsi, Doritos e altri snack, è la seconda azienda alimentare al mondo.
È l’ultima grande azienda ad affrontare una causa da parte delle autorità locali per il suo impatto sull’ambiente.
Secondo la denuncia dello Stato di New York la Pepsi avrebbe violato le leggi statali non avvertendo il pubblico dei rischi derivanti dagli imballaggi in plastica e promuovendo dichiarazioni fuorvianti sui suoi sforzi per combattere l’inquinamento.
Secondo l’azione legale, PepsiCo fabbrica, produce e confeziona almeno 85 diversi marchi di bevande e 25 marchi di snack che sono prevalentemente contenuti in contenitori di plastica monouso.
Quando l’anno scorso l’ufficio della signora James ha condotto un’indagine su tutti i tipi di rifiuti raccolti in 13 siti lungo il fiume Buffalo, ha scoperto che gli imballaggi in plastica monouso della PepsiCo erano i più significativi.