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“Compra ora, paga dopo”, lo Stato di New York ne chiede la regolamentazione

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È una scena che ogni acquirente online abituale riconoscerebbe. Dopo aver scelto il prodotto, si passa al pagamento. Scegliendo quello con la carta di credito ecco che appare una seconda opzione: “Forse preferireste suddividere il pagamento in rate senza interessi?”.

Questi microprestiti a pagamento ogni due settimane – noti come “Compra ora, paga dopo” e offerti da società come Affirm, Zip e Klarna – sono molto popolari tra gli acquirenti, che possono beneficiare di una ripartizione dei pagamenti senza costi aggiuntivi. Ma hanno operato con una regolamentazione limitata, suscitando la preoccupazione delle Autorità statali e federali preposte, che ritengono che non vi siano sufficienti tutele per i consumatori, lasciando le persone a rischio di un indebitamento eccessivo.

Una nuova proposta contenuta nel bilancio statale da 233 miliardi di dollari del governatore Kathy Hochul cambierebbe la situazione a New York.

Per la prima volta, la Hochul vuole ordinare agli istituti di credito “Compra ora, paga più tardi” di ottenere una licenza per operare nell’Empire State – una mossa che consentirebbe allo Stato di limitare le spese di mora, obbligare le aziende a fare rapporto agli uffici di credito e implementare altre protezioni contro le frodi, proprio come quelle già richieste nel settore delle carte di credito.

Il settore del “Compralo sbito, pagalo dopo” è esploso in popolarità negli ultimi anni, passando da 16,8 milioni di prestiti per un valore di 2 miliardi di dollari nel 2019 a ben 180 milioni di prestiti per un valore di 24,2 miliardi di dollari nel 2021, secondo un rapporto del 2022 del Consumer Financial Protection Bureau statunitense.

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