Martedì un giudice federale di Manhattan ha redarguito l’amministrazione comunale di New York per aver tentato di frenare – ancora una volta – l’accordo del 2013 secondo il quale la metà di tutti i taxi gialli doveva essere accessibilie alle sedie a rotelle entro il 2020.
L’accordo era stato siglato tra le associazioni dei disabili e la Taxi & Limousine Commission tra grandi proclami e annunci.
Invece, ad oggi, i numeri non sono confortanti. E lo stesso Michelle Goldberg-Cahn, del dipartimento legale della città, ha ammesso in tribunale che la città sta facendo fatica per raggiungere la soglia del 50% dei 13.587 taxi.
I numeri. Dall’inizio del 2024 erano pienamente accessibili 4.406 taxi gialli, circa il 32% della flotta, di cui 3.753 in servizio. Includendo i veicoli a noleggio, ora ci sono più di 9.000 veicoli accessibili alle sedie a rotelle.
I taxi di New York sono un’icona riconosciuta in tutto il mondo, con la loro vivace vernice gialla e il trambusto costante attraverso le strade della città. Tuttavia, nonostante la loro onnipresenza e importanza nel tessuto dei trasporti di New York, la questione dell’accessibilità per le persone con disabilità rimane un argomento di preoccupazione significativa. La lotta per garantire che ogni individuo, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche, possa godere dei servizi offerti da questi veicoli è ancora in corso.
Negli ultimi anni, si sono compiuti sforzi per aumentare il numero di taxi accessibili ai disabili. La città ha introdotto regolamenti che richiedono una quota dei taxi e dei veicoli a noleggio con conducente (come quelli operati da Uber e Lyft) ad essere accessibili in sedia a rotelle. Questi veicoli sono dotati di rampa o di altri dispositivi che consentono alle persone su sedia a rotelle di accedere facilmente al veicolo. Nonostante questi progressi, la proporzione di taxi completamente accessibili rimane una frazione della flotta totale, il che significa che molti individui con disabilità possono ancora trovarsi in difficoltà quando cercano di spostarsi in città.
