In vista della Giornata Mondiale degli Oceani, la Amerigo Vespucci ha fatto visita all’Onu: non il maestoso veliero-scuola per allievi ufficiali della Marina Militare, per due anni in viaggio per il mondo in nome degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni nUnite, ma una sua dettagliatissima riproduzione attira l’attenzione dei diplomatici nell’ingresso dei delegati del Palazzo di Vetro: l’occasione e’ una mostra organizzata dalla stessa Marina con la Rappresentanza Permanente italiana. ‘Italian Navy: Ocean Stories’, questo il titolo dell’esposizione multimediale e immersiva, è dedicata alla storia, ai valori, alle persone e all’impegno della Marina nel rispettare l’Oceano promuovendo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Parlando con i giornalisti ai margini dell’inaugurazione, l’Ammiraglio Enrico Credendino ha ricordato che “il cibo del prossimo secolo per il 40% arrivera’ dal mare, internet e le comunicazioni digitali passano su cavi sottomarini e l’Italia e’ un paese marittimo quindi tutte tutte le infrastrutture critiche sono subaquee. Bisogna investire e farlo rapidamente”. A Venezia dal 5 all’8 ottobre – ha proseguito – si terra’ un simposio internazionale dove si parlera’ del mondo subacqueo con i capi di Marine di 100 paesi del mondo, organizzazioni internazionali, e aziende della difesa “per confrontarci e sviluppare idee”. E sulle crisi attuali, ha ricordato che le navi sono usate anche per supportare popolazioni in difficolta’, come “la Vulcano che verso Gaza, al confine con l’Egitto, ha imbarcato personale e attrezzature ed e’ stata un ospedale per un paio di mesi” (foto di Silvio Scialpi, ONU ITALIA)
La legge del mare impone di non lasciare nessuno indietro
La legge del mare – ha ricordato l’Ammiraglio – impone di non lasciare nessuno in difficolta’: mare impone di non lasciare mai nessuno in difficoltà.: “Noi abbiamo una cosa nel Dna, tutti i marinai nel mondo, a parte che parliamo tutti la stessa lingua, che è la lingua del mare: nessun marinaio lascia indietro qualcuno in difficoltà, è la legge del mare, questo film fa dire questo”. ha detto Credendino rispondendo a chi gli chiedeva se avesse visto “Il Comandante” di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino che ha aperto l’80esimo festival di Venezia ed e’ proiettato anche negli Usa.