Una legge dello Stato di New York che consente a tutti gli elettori registrati di esprimere il proprio voto per posta è stata confermata martedì dalla corte suprema dello Stato, che ha respinto un ricorso repubblicano alla legge.
La sentenza 6-1 della Corte d’appello dello Stato ha confermato le corti inferiori nel ritenere che la legge sull’espansione del voto approvata dalla legislatura lo scorso anno non violasse la costituzione dello Stato. La causa faceva parte di un ampio sforzo del GOP per inasprire le regole di voto dopo le elezioni del 2020 ed è stata guidata dalla deputata statunitense Elise Stefanik.
Gli sfidanti hanno sostenuto che la costituzione dello stato impone che la maggior parte delle persone voti di persona. Il giudice capo Rowan Wilson ha scritto nell’opinione della maggioranza che, sebbene la questione fosse “difficile” e che l’Alta corte non aveva mai preso in considerazione prima, non esisteva alcun requisito del genere.
La decisione significa che i milioni di newyorkesi che dovrebbero votare alle elezioni del 5 novembre potranno esprimere il proprio voto per posta, se lo desiderano, cosa che solo una minima parte di persone poteva fare prima di una serie di modifiche alle regole iniziate nel 2020 durante la pandemia di COVID-19.
