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Un giardino-oasi di Little Italy rischia di essere demolito: Scorsese e De Niro scrivono al sindaco (irremovibile)

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Nel quartiere italiano Little Italy di New York esiste un fazzoletto verde che sta per essere cancellato. Per salvarlo si stanno mobilitando Martin Scorsese, Robert De Niro e Patti Smith che stanno facendo muro per evitare che le ruspe possano avere la meglio su quella piccola oasi in Elizabeth Street Garden dove dovrebber nascere case popolari per anziani.


I tre hanno scritto al sindaco Eric Adams, finora irremovibile nella decisione di radere al suolo il piccolo parco trasferendo altrove le sculture e gli elementi architettonici che vi sono ospitati: singolare retaggio di magioni della Gilded Age, a loro volta demolite per far posto alla cementificazione di Manhattan.

ll giardino, creato negli anni Novanta in un lotto dove fino a vent’anni prima si trovava una scuola, “e’ un gioiello, cancellato il quale si fara’ piazza pulita di un tassello importantissimo della storia culturale di New York”, ha scritto De Niro che e’ cresciuto tra Little Italy e Greenwich Village, mentre Scorsese ha evocato i tempi di quando era un bambino asmatico al terzo piano di un caseggiato popolare su Elizabeth Street e il quartiere degli italo-americani a nord di Canal “era una giungla di cemento” in cui lui e i suoi amichetti giocavano nei vicoli” senza alberi che facessero ombra: “Magari quel giardino fosse stato li’ quando ero ragazzo”, ha aggiunto il regista del classico Mean Streets di cui De Niro e’ stato protagonista e che e’ stato ispirato proprio alla vita di quel quartiere negli anni Settanta.
   
 La demolizione dovrebbe aprire la strada alla costruzione di un palazzo con 123 alloggi per anziani, 50 dei quali senza tetto. Nobile iniziativa secondo De Niro, ma “ci sono altri possibili luoghi identificati dai leader del quartiere per questo tipo di sviluppo”.
Le lettere dei vip non hanno smosso finora l’amministrazione Adams che si e’ prefissa di edificare mezzo milione di nuovi appartamenti entro il 2032: “New York ha una crisi degli alloggi e questo e’ il momento di distruggere quel giardino, non importa chi firma le lettere”, ha detto l’assessore all’edilizia Adolfo Carrión, sicuro che le celebrita’ coinvolte nella protesta “non hanno in mano tutti gli elementi sulla storia del sito, ma soprattutto l’entita’ dei problemi che noi abbiamo di fronte”.

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