lunedì, Dicembre 23, 2024

Deiezioni canine a NY: l’amministratore del condominio ti incastra con il DNA

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L’amministratore del costoso complesso residenziale ti incastra con il dna se non raccogli il bisognino del tuo cane. Accade a New York dove, dopo aver raccolto il profilo genetico di tutti i cani presenti nella struttura, si passa alle indagini per multare chi non pulisce gli spazi pubblici.
In perfetto stile televisivo CSI NY, arriva la squadra condominiale esperta nel test del DNA eseguito tramite tampone della guancia in modo da poterlo confrontare con il database e individuare il trasgressore. La multa e’ pari a 300 dollari e, qualora non si pagasse, l’amministrazione condominiale potrebbe rifiutarsi di rinnovare il contratto di locazione.


Non si tratta dell’ultima moda a stelle e strisce ma di una vera e propria clausola contrattuale che prende sempre piu’ piede nei condomini di lusso della Grande Mela; i padroni sporcaccioni non la passeranno piu’ liscia! E hanno anche poche alternative: o paghi o sei fuori.
Ma come si e’ giunti a tanto? Come spesso capita, il nostro amato fido, durante la sua passeggiata, lascia i bisognini per strada che dovrebbero (ovviamente) essere rimossi; i padroni, diciamo cosi’, si distraggono e le lamentele dei vicini aumentano. Le scale talvolta diventano invivibili tanto da costringere chi gestisce i complessi residenziali ad adottare drastiche misure preventive.
Si e’ giunti ad includere la clausola contrattuale che prevede – prima di mettere piede nella casa nuova – la consegna del campione del dna del cane per inserirlo nel database. Chi si rifiuta, va da se’, non potra’ fittare ne’ comprare la casa.


Ma non finisce qui. Visto il crescente fenomeno dei padroni sparcaccioni, stanno spuntando come funghi agenzie specializzate nel test del dna che siglano accordi con i condomini, togliendo loro l’onere di eseguire questo controllo. Agenzie che creano database genetici dei cani, letteralmente schedati. Una mappatura precisa che vede impegnati esperti con tanto di certificato.
Non si tratta di un Far west dove chiunque scende per strada, armato di provetta, pronto ad esaminare le deiezioni canine; si tratta di una reale e buona organizzazione tesa al rispetto della clausola contrattuale e prima ancora del vivere civile. Esiste anche il rovescio della medaglia. A Brooklyn, per esempio, in un condominio dove l’appartamento piu’ economico sfiora il milione di dollari, accade che questa regola sta, si’ portando a risultati importanti con la assenza totale di deiezioni canine in giro, ma anche a una piccola levata di scudi di padroni che parlano di “discriminazione”. In fondo, il cane non puo’ dare il consenso al prelievo del dna! E cosi’, ecco il braccio di ferro per evitare (questa e’ la verita’) di risalire all’identita’ del cane e al ricco proprietario.

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