Magazzino Italian Art a Cold Spring, New York, rende omaggio a Mario Schifano, artista, regista e musicista dalla travolgente inventiva, del quale lo spazio espositivo ospiterà una nuova rassegna di opere.
Curata da Filippo Fossati, il nuovo direttore di Magazzino, in collaborazione con l’Archivio Mario Schifano e l’Archivio Maurizio Calvesi, la mostra dal titolo “Germinal”, termine con cui lo stesso artista definiva i dipinti di grande potenza generativa, sarà di scena a Magazzino, nel Padiglione Robert Olnick, dal 23 marzo al 9 agosto.
In linea con questo spirito aperto e dinamico, Magazzino sta progettando una serie di eventi e attività, tra cui proiezioni di film, pubblicazioni, dibattiti e altro ancora, che si svolgeranno sia nella sede di Magazzino sia presso le istituzioni partner per tutta la durata della mostra. Il programma sarà annunciato a breve.
Intanto “Germinal” si apre con una serie di quadri monocromi con cui Schifano si presentò nel 1960: campiture di un solo colore, dipinte a smalto. I titoli, destinati ad accendere l’immaginazione del visitatore, rivelano la poliedricità del pensiero di Schifano, dal jazz (Musica di Ornette) al movimento e all’eccitazione della Roma contemporanea (Piazza del Popolo) passando per la storia dell’arte (Venere di Milo). Al lato opposto dei dipinti monocromi si trovano alcune opere dei primi anni Sessanta in cui le superfici monocromatiche, come spiega Fossati, “cominciano a popolarsi di segnali, numeri, lettere, segni, forme, marchi e note”. Tra queste, anche i dipinti che hanno incorporato il famoso logo della Coca-Cola, considerato da Schifano una “propaganda” per la penetrazione in Italia del consumismo industriale statunitense. “Germinal” prosegue con opere realizzate tra il 1965 e il 1970, periodo in cui Schifano raggiunse lo status di superstar della pop art italiana.