Installare stanze antipanico in casa sborsando tra i 50mila e un milione di dollari. E’ l’ultima paranoica moda targata New York e vede protagonista l’elite di Manhattan ma, a sorpresa, anche chi e’ semplicemente ricco, cercare una sicurezza perduta. Nonostante i dati dell’FBI hanno mostrato una drastica diminuzione dei crimini violenti a livello nazionale, in calo del 49% in totale dal 1993, con forte calo di rapine (-74%), aggressioni aggravate (-39%), omicidi e omicidi colposi (-34%) la percezione è diversa. Diametralmente opposta. Oltre la meta’ dei cittadini crede che la criminalita’ sia aumentata e, quindi, vi sia la necessita’ di correre ai ripari.
Cosi’, con una richiesta che supera il 30% rispetto agli ultimi anni, i produttori della panic room installano vere e proprie stanze paragonabili a bunker. Si tratta di aree antipanico personalizzate, complete di attrezzatura per la visione notturna antiproiettile, kit medici e scorte di cibo, con porte di ingresso facilmente mimetizzabili in casa. Una parete libreria scorrevole, un finto camino che si apre, solo alcuni degli esempi di questi dispositivi che presentano porte e pareti elettrificate con riconoscimento facciale capaci di sparare spray al peperoncino all’intruso.
La panic room, spesso dotata di sistemi di comunicazione avanzati, alimentazione autonoma e provviste di emergenza, rappresenta una soluzione estrema ma efficace per sentirsi al sicuro. Non più viste solo come una caratteristica di lusso per i ricchi e famosi, stanno diventando una componente sempre più comune nelle nuove costruzioni residenziali e nelle ristrutturazioni, grazie anche alla disponibilità di opzioni personalizzabili per ogni fascia di prezzo. Tecnologiche, vero? Pero’ molto spesso manca il bagno. Si’, non e’ incluso nel progetto, almeno quello basic.
Come detto, il prezzo parte da 50mila dollari ma facilmente si supera il milione per gli appartamenti di lusso dal momento che i costi di spedizione, per le porte antideflagrazione, sono decisamente alti.
Ma come si ‘e giunti a questo? Perche’ e’ scoppiata questa moda, prima tra l’elite di Manhattan e poi, piano piano, tra i “semplici ricchi”?
Molti legano l’aumento della domanda di panic room alle proteste contro la violenza della polizia dopo la morte di George Floyd nel 2020, che hanno visto disordini in tutta New York per mesi. Floyd Jr. era un uomo di colore assassinato da un agente di polizia a Minneapolis, Minnesota, durante un arresto effettuato perche’ un commesso di un negozio lo aveva accusato di aver utilizzato una banconota da venti dollari contraffatta.
Questo potrebbe essere solo uno die motivi. Gli esperti di sicurezza affermano che le panic room hanno iniziato a farsi strada dopo il film di Jodie Foster del 2002 “Panic Room”, appunto. A questo si deve aggiungere la paura di essere rapiti (parliamo dei super ricchi e delle celebrita’), degli attacchi terroristici, degli scontri violenti tra polizia e manifestanti. Insomma, “è meglio averla e non averne bisogno piuttosto che averne bisogno e non averla”.